Palazzo Gritti Morosini Badoer

 


Venezia: Palazzo Gritti Morosini Badoer - 22 kB


Osservazione generale:

 XIV secolo
Indirizzo:Castello 3608
Uso attuale:privato, albergo
Veduta aerea:localizzare

Descrizione:

Basata su dettagli decorativi e compositivi, la letteratura scientifica più vecchia relativa al palazzo Gritti Badoer risale al Quattrocento, ma secondo ricerche recenti il palazzo è ancora del tardo Trecento. La composizione asimmetrica della facciate a rettangolo di traverso ha un accento chiaro sul lato sinistra. Sul lato destra la quota di muro è più alto, molto probabilmente la conseguenza della distribuzione dei vani a causa dello sbocco della Salizada del Pignater sul Campo. Facciate asimmetriche sono usate in particolare nell’architettura gotica veneziana nel Trecento e inizio del Quattrocento, tante volte in combinazione con una sala centrale a 'L'. La pentafora centrale del piano nobile con la sala appare di essere più ‘centrale’, perchè la parte più a destra non è visibile del campo. Il primo piano è il piano nobile. Il secondo piano è molto ridotto nel suo apparecchio decorativo rispetto al piano nobile. Un mezzanino termina la facciata.
La pentafora centrale a ordine sesto, in questo caso certamente il motivo dominante, è attualmente l’unico elemento con una forma esigente, e, anche l’unico elemento con una cornice. La trifora del secondo piano, di ordine quarto come l’intero piano è molto più stretto della loggia del piano nobile, con due grandi finestre adiacenti con balconi, è difficile da interpretare. Personalmente credo che questo forse non sia una situazione 'originale' gotica. Ciò che rende ancora più difficile alcuna espressione sulla facciata e sull’intero palazzo sono i circoli visibili nell’intonaco su tutte le finestre del secondo piano, forse le impronte di 'tondi', motivo usato già in epoca 'bizantina' e nell’architettura primo goticavi. I capitelli della loggia del piano nobile sono tutti ancora di un gusto di prima gotica, diversi di capitelli a foglio di palazzo più tardi di comparabile larghezza. Come già detto, la loggia del piano nobile è la solita situazione dov’è usata una cornice e una incrostazione a marmo della casella. Il solito esempio ben comparabile mi sembra il Palazzo Barbaro a S.Vidal. Una policromia vivace è derivata dalla alternazione di colonne a Rosso di Verona e marmo bianco. Come già notato da Ruskin, le teste sotto le punte degli archi sono addizioni più tardi e non hanno importanza per una datazione.


Edifici parenti

Annotazioni

Arslan (1970) p. 144, 255,256
Concina (1995) p. 104, 107
Aikema, Bernard: Diamantini e Molinari in Palazzo Gritti-Badoer a Venezia, in: Arte veneta, 39.1985, pp. 165-167

 

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